Trattamento economico massimo

Il trattamento economico massimo omnicomprensivo per un dipendente dalla pubblica amministrazione è regolato dall’art. 23-ter comma 1 del DL 201/2011 (convertito dalla legge 214/2011), che limita tale valore a quello del primo presidente della Corte di Cassazione

Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, e’ definito il trattamento economico annuo onnicomprensivo di chiunque riceva a carico delle finanze pubbliche emolumenti o retribuzioni nell’ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con pubbliche amministrazioni statali, di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, ivi incluso il personale in regime di diritto pubblico di cui all’articolo 3 del medesimo decreto legislativo, e successive modificazioni, stabilendo come parametro massimo di riferimento il trattamento economico del primo presidente della Corte di cassazione.

Ai fini dell’applicazione della disciplina di cui al presente comma devono essere computate in modo cumulativo le somme comunque erogate all’interessato a carico del medesimo o di piu’ organismi, anche nel caso di pluralita’

Tale limite corrisponde (si attua nell’anno successivo a quello indicato)

  • per il 2011 a 293 659 €
  • per il 2012 a 301 320 €
  • per il 2013 a 311 659 €

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[Aggiornamento 01/10/2015]

Con l’art. 1 commi 471 e 472 della legge 147/2013 (stabilità) viene chiarito che a partire dal 01/01/2014 tale limite riguarda anche il personale delle autorità indipendenti, nonché delle amministrazioni diverse da quelle statali, così come i componenti degli organi di amministrazione, direzione e controllo delle amministrazioni indipendenti e di quelle pubbliche

471. A decorrere dal 1º gennaio 2014 le disposizioni di cui all’articolo 23-ter del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, in materia di trattamenti economici, si applicano a chiunque riceva a carico delle finanze pubbliche retribuzioni o emolumenti comunque denominati in ragione di rapporti di lavoro subordinato o autonomo intercorrenti con le autorita’ amministrative indipendenti, con gli enti pubblici economici e con le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, ivi incluso il personale di diritto pubblico di cui all’articolo 3 del medesimo decreto legislativo.

472. Sono soggetti al limite di cui all’articolo 23-ter del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, anche gli emolumenti dei componenti degli organi di amministrazione, direzione e controllo delle autorita’ amministrative indipendenti e delle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, ove previsti dai rispettivi ordinamenti.

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[Aggiornamento 27/10/2015]

A seguito dell’art. 13 del DL 66/2014 (convertito dalla legge 89/2014), il limite massimo del trattamento economico annuo omnicomprensivo è stato fissato in 240 000 € al lordo dei contributi previdenziali ed assistenziali

A decorrere dal 1° maggio 2014 il limite massimo retributivo riferito al primo presidente della Corte di cassazione previsto dagli articoli 23-bis e 23-ter del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, e successive modificazioni e integrazioni, e’ fissato in euro 240.000 annui al lordo dei contributi previdenziali ed assistenziali e degli oneri fiscali a carico del dipendente. A decorrere dalla predetta data i riferimenti al limite retributivo di cui ai predetti articoli 23-bis e 23-ter contenuti in disposizioni legislative e regolamentari vigenti alla data di entrata in vigore del presente decreto, si intendono sostituiti dal predetto importo. Sono in ogni caso fatti salvi gli eventuali limiti retributivi in vigore al 30 aprile 2014 determinati per effetto di apposite disposizioni legislative, regolamentari e statutarie, qualora inferiori al limite fissato dal presente articolo.

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