Dolo e colpa

Entrambi i termini si riferiscono alla causa di un danno, ma hanno una distinzione basata sulla consapevolezza:

  • si parla di dolo quando il danno è stato causato da volontà, intenzionalità, premeditazione;
  • si parla di colpa quando il danno è stato causato da superficialità, negligenza, inadempienza, inadeguatezza;
    • se il livello di prudenza è stato almeno quello del buon padre di famiglia(1) (quanto si presume esser presente nella maggior parte delle persone) si tratta di colpa lieve, altrimenti di colpa grave (la mancanza di prudenza non è più “scusabile”)

 

Il contesto di dolo o colpa grave è quello che solitamente ricorre in casi di responsabilità in sede civile, quali ad esempio si ritrovano nel Codice civile all’art. 1698

Il ricevimento senza riserve delle cose trasportate col pagamento di quanto e’ dovuto al vettore estingue le azioni derivanti dal contratto, tranne il caso di dolo o colpa grave del vettore.

Sono salve le azioni per perdita parziale o per avaria non riconoscibili al momento della riconsegna, purche’ in quest’ultimo caso il danno sia denunziato appena conosciuto e non oltre otto giorni dopo il ricevimento.

o all’art. 1900

L’assicuratore non e’ obbligato per i sinistri cagionati da dolo o da colpa grave del contraente, dell’assicurato o del beneficiario, salvo patto contrario per i casi di colpa grave.

L’assicuratore e’ obbligato per il sinistro cagionato da dolo o da colpa grave delle persone del fatto delle quali l’assicurato deve rispondere.

Egli e’ obbligato altresi’, nonostante patto contrario, per i sinistri conseguenti ad atti del contraente, dell’assicurato o del beneficiario, compiuti per dovere di solidarieta’ umana o nella tutela degli interessi comuni all’assicuratore.

o all’art. 2236

Se la prestazione implica la soluzione di problemi tecnici di speciale difficolta’, il prestatore d’opera non risponde dei danni, se non in caso di dolo o di colpa grave.

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(1) Si veda ad esempio, dei molti presenti, l’art. 382 del Codice civile

Il tutore deve amministrare il patrimonio del minore con la diligenza del buon padre di famiglia.

Egli risponde verso il minore di ogni danno a lui cagionato violando i propri doveri. Nella stessa responsabilita’ incorre il protutore per cio’ che riguarda i doveri del proprio ufficio.

o l’art. 1176

Nell’adempiere l’obbligazione il debitore deve usare la diligenza del buon padre di famiglia.

Nell’adempimento delle obbligazioni inerenti all’esercizio di un’attivita’ professionale, la diligenza deve valutarsi con riguardo alla natura dell’attivita’ esercitata.

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